Via Francigena e slow food

Lo sappiamo tutti, camminare fa bene: aiuta a prevenire  i problemi articolari, cardiaci e polmonari ma soprattutto, mai come in questo periodo, è un’attività che si svolge lontano da luoghi affollati. Infatti, l’escursione “Via Francigena e slow food” si svolge prevalentemente all’aria aperta, abbattendo al minimo l’impatto ambientale e rendendo questo Tour Ecosostenibile.

Al meeting-point prestabilito incontrerete un’ autista professionale che Vi accompagnerà nel cuore dell’Irpinia, dove con un esperto lacale (Guida Alpina) percorrerete, per circa 3 ore, un sentiero che interseca la storica Via Francigena.

Via Francigena

Il percorso della Via Francigena risale al VII secolo, quando, in un’Italia contesa tra Longobardi e Bizantini, si avvertì la necessità di collegare il Regno di Pavia con i ducati meridionali tramite una via sufficientemente sicura. Si decise quindi di recuperare un vecchio percorso che, dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente, era finito in rovina (appunto  “rupte”, dando vita così al termine “rotta” per indicare la direzione da seguire).

Il nome Francigena, letteralmente “strada originata dalla Francia“, arrivò però attorno al 774 con l’arrivo in Italia dei Franchi di Carlo Magno in soccorso del Papa. Di conseguenza la Francigena, intersecando i luoghi principali della Cristianità, divenne l’arteria principale dei pellegrinaggi tra Santiago di Compostela, Roma e Gerusalemme.

–   percorso pianeggiante, c.ca 9 km, facile percorrenza

Slow Food

Dopo la passeggiata “nel medioevo”, ritroverete nuovamente il vostro fidato autista che vi accompagnerà in una masseria storica impegnata nella promozione dello slow food. Qui, dopo un pranzo contadino a km0, un esperto locale vi accompagnerà tra i secolari ulivi e vigneti della tenuta per mostrarvi gli storici sentieri della transumanza.

Questo itinerario è stato progettato con lo scopo abbattere al minimo l’impatto ambientale. Pertanto, a fine Tour, sarà calcolata “l’impronta ecologica” (in particolare la quantità di CO2 prodotta) e verrà compensata con l’acquisto di crediti in carbonio.