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capita cultura 2022

Procida sarà ufficialmente la capitale italiana della cultura nel 2022. Questa settimana infatti, il presidente della giuria Stefano Baia Curoni ha comunicato il verdetto al Ministro dei beni culturali Dario Franceschini.

La piccola isola (poco più di 10.000 abitanti), al grido di “la cultura non isola”, ha sbaragliato le 10 finaliste, diventando così il primo Borgo a divenire capitale italiana della cultura (in precedenza si erano aggiudicate il titolo solo capoluoghi di regione o provincia).

Procida prenderà il testimone da Parma, che, a causa della pandemia, si è vista prorogare il titolo anche per il 2021.

Procida

Porto di Procida

Programma

come indicato sul sito ufficiale della manifestazione , oltre varie iniziative,  il programma culturale prevede:

– 44 progetti culturali

– 330 giorni di programmazione

– 240 artisti

– 40 opere originali

– 8 spazi culturali rigenerati

Il tutto suddiviso in cinque sezioni: 
– Procida inventa. Progetti che pianificano processi ed eventi propriamente artistici: mostre, cinema, performance e opere site specific
– Procida ispira. Progetti che candidano l’isola quale fonte d’ispirazione, sia come luogo reale, che come spazio dell’immaginario
– Procida include. Progetti di inclusione sociale che utilizzano i linguaggi dell’arte come strumenti di espressione dell’individuo posto in relazione alla collettività
– Procida innova. Progetti che promuovono il rapporto tra cultura e innovazione, favorendo momenti di confronto tra la comunità nazionale degli innovatori e la comunità locale, in un percorso di ripensamento strategico del proprio patrimonio culturale
– Procida impara. Progetti che promuovono il rafforzamento di una comunità educante, mediante la creazione di alleanze aperte che mirano al coinvolgimento di tutti i soggetti territoriali dal pubblico al privato sociale

Case colorate

Veduta di Procida

Motivazione della giuria

“Il progetto culturale presenta elementi di attrattività e qualità di livello eccellente. Il contesto dei sostegni locali e regionali pubblici e privati è ben strutturato. La dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria. La dimensione laboratoriale che comprende aspetti sociali di diffusione tecnologica è dedicata alle isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee. Il progetto potrebbe determinare grazie alla combinazione di questi fattori un’autentica discontinuità nel territorio e rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del Paese. Il progetto è inoltre capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura che dalla piccola realtà dell’isola si estende come un augurio per tutti noi, al Paese nei mesi che ci attendono”.

 

Carcere Borbonico

palazzo D’avalos

Curiosità

Procida, la più piccola delle tre perle del Golfo di Napoli- E’ di origine vulcanica e probabilmente fu la prima isola partenopea ad essere abitata. Si presume infatti che, già dal XVI-XV sec. a.C. il piccolo Isolotto di Vivara (oggi disabitato) fosse stato scelto come residenza da coloni Micenei.

Già prima che entrasse in lista come capitale della cultura italiana, il Comune di Procida ha sempre dedicato una settimana dell’anno alla cultura. Infatti proprio in quel periodo viene assegnato il premio letterario dedicato alla scrittrice Elsa Morante.

isolotto

Isola di Vivara

Come raggiungere Procida

Dall’aeroporto internazionale di Napoli Capodichino si può usufruire del servizio Alibus con fermata diretta a Piazzale Immacolatella Nuova. Da lì si può scegliere un Traghetto a Porta di Massa oppure di proseguire fino al Molo Beverello, dove sarà possibile prendere un aliscafo per Procida.

 

Dalla Stazione Centrale di Napoli, si può usufruire del servizio Alibus con fermata diretta a Piazzale Immacolatella Nuova (vedi percorso aeroporto) oppure puoi proseguire con un qualsiasi treno metropolitano della linea 2, direzione Campi Flegrei-Pozzuoli, fino a Piazza Municipio e quindi raggiungere a piedi il porto.

In auto Dall’autostrada A3 prendere l’uscita Napoli Centro/Porto. Tenersi sulla destra e prendere l’uscita Porto.

Se invece non ti piacciono le attese e preferisci un servizio personalizzato, con il nostro servizio “transfer” puoi facilmente raggiungere il Porto o qualsiasi altra parte della città in modo rapido e sicuro!

Contattaci per un preventivo gratuito e Ti forniremo tutta l’assistenza necessaria per programmare al meglio i tuoi spostamenti e magari trovare anche il tempo per visitare altri incredibili luoghi come Pompei o la Costiera Amalfitana!

Europe travel

In questo periodo di incertezza, dove il covid sembra far da padrone, l’Italia sta cercando lentamente di tornare alla normalità. Dopo la “reclusione” obbligatoria, anche escursioni di un giorno risultano molto allettanti.

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Napoli e Posillipo

La storia millenaria di Napoli si perde nel mito e nella leggenda.

Colonia greca ha sempre goduto di fama e rispetto dai vicini Romani che hanno sempre concesso una sua particolare autonomia alla città .

Il primo nucleo greco, Palepoli,  si è insediato sull’isolotto di Megaride (dove si erge Castel dell’Ovo) e sul monte Echia (l’attuale Pizzofalcone). Successivamente i coloni si sono spostati in quella che è stata chiamata Neapoli (nuova città) o quella che tutti noi conosciamo come “Spaccanapoli”. La sua posizione ha fatto sognare tutti i viaggiatori nel tempo.

Considerando che il centro storico è visitabile facilmente a piedi e con i mezzi pubblici ci concentreremo su luoghi poco centrali ma che godono di un fascino senza tempo.

Castello di Napoli

Castel dell’Ovo

Cosa vedere

Sulla collina di Posillipo ad esempio è possibile ammirare bellissimi palazzi settecenteschi. Un esempio su tutti è Palazzo Donn’Anna, edificato per volontà di Anna Carafa  (consorte del vicerè Ramiro Nunez de Guzman) e commissionato a Cosimo Fanzago. Rimasto incompiuto per diverse vicissitudini, assume grande fascino perché si ritrova incastonato tra il litorale posillipino e i resti di antiche ville romane.

Palazzo storico di Napoli

Palazzo Donn’Anna

Proseguendo verso Pozzuoli si incontra la Gaiola, una piccolissima isola che probabilmente in passato era il prolungamento del promontorio separata artificiosamente per volere di Lucullo.

La Gaiola è carica di un sinistro fascino, tutti i suoi proprietari hanno subìto una strana sorte, ed attualmente ospita il centro studi Interdisciplinari Gaiola Onlus, un centro che opera per la Ricerca e la Divulgazione scientifica del patrimonio naturalistico-archeologico del Parco Sommerso della Gaiola.

Luogo storico di Napoli

Parco sommerso Gaiola

Per chi ha voglia di trascorrere del tempo all’aria aperta consigliamo una visita al Parco Virgiliano da cui godere di una splendida vista sulle isole del Golfo di Napoli e sui Campi Flegrei, ricchi di mito e storia.

Parco panoramico di Napoli

Parco Virgiliano

Come raggiungere la collina di Posillipo

Dall’aeroporto di  Capodichino: si può usufruire del servizio Alibus con fermata a Piazza Garibaldi. Da lì prendere la linea 2 della Metropolitana, direzione Campi Flegrei-Pozzuoli,  fino alla stazione di Mergellina, quindi l’autobus 140.

Dalla Stazione Centrale di Napoli: proseguire con un qualsiasi treno metropolitano della linea 2, direzione Campi Flegrei-Pozzuoli, fino alla Stazione di Mergellina e l’autobus 140.

In auto: imbocca la tangenziale di Napoli, direzione Pozzuoli, esci al casello Vomero e segui le indicazioni per Via Cilea. Prosegui poi verso Corso Europa e percorri per intero Via Manzoni fino alla collina di Posillipo.

Se invece non ti piacciono le attese e preferisci un servizio personalizzato, con il nostro servizio “transfer” puoi facilmente raggiungere Posillipo o qualsiasi altra parte della città in modo rapido e sicuro!

Contattaci per un preventivo gratuito e Ti forniremo tutta l’assistenza necessaria per programmare al meglio i tuoi spostamenti e magari trovare anche il tempo per visitare incredibili luoghi come Pompei o la Costiera Amalfitana!

primi tour per il Leisure

 In Italia il mese di Giugno ha portato tante novità, siamo stati tra i primi ad aprire le frontiere ai paesi europei e a ripristinare i viaggi tra regioni senza l’obbligo di autocertificazione. Per la fine del mese, tranne qualche piccola eccezione, dovremmo tornare alla riapertura totale dell’area Schengen (sia incoming che outcoming). Inoltre, dal primo Luglio, L’Unione Europea riaprirà i suoi confini ad oltre 15 paesi extraeuropei, ma tra questi non figurano Stati Uniti, Brasile e Russia.

L’augurio di tutto il comparto turistico (13% del PIL nazionale) è di recuperare almeno in parte una stagione sempre più deludente ma c’è da verificare la reale predisposizione dei viaggiatori a muoversi per turismo senza ancora un vaccino. Discorso diverso per i viaggi di lavoro, congressi e meeting aziendali . In questo caso, oltre la  voglia di ritorno alla normalità, c’è anche il desiderio di arricchire la proprie esperienze professionali e  affinare le relative competenze.
Per vocazione aziendale la nostra principale clientela è sempre stata quella del turismo Leisure ma nell’ultimo biennio ci siamo confrontati spesso, con risultati più che discreti,  con il comparto MICE. Ricordo ancora con piacere un gruppetto di dirigenti olandesi alla ricerca della location “perfetta”  dove organizzare il loro evento aziendale napoletano.

Scoperta reciproca

A capitanare l’insolito gruppetto c’era  Iris De Brouwer, una scrittrice/insegnante/blogger olandese, innamorata di Napoli grazie all’ottimo lavoro svolto dal marito, Peppe Renzuto Iodice, orgoglioso Napolitano che dopo 12 anni in Olanda è tornato con tutta la famiglia nella sua amata città. Il loro scopo è quello di mescolare al meglio delle due culture, condividendo tutta la bellezza di Napoli con olandesi e belgi, senza mai fermarsi alle apparenze.

Ovviamente gli stereotipi non mancano da entrambi i lati e devo confessare che anche il sottoscritto, mentre li attendeva con il cartello nominativo all’ aeroporto, si aspettava i classici dirigenti d’ azienda, tutti impettiti ed incravattati, con quell’approccio freddo e distaccato che si associa spesso (erroneamente) ai popoli nordici. Inutile dire che fui totalmente contraddetto già alla presentazione, un gruppetto molto simpatico, flessibile e curioso di scoprire tutte le bellezze nascoste della nostra splendida città.

wine tour

Vigneto del Vesuvio

 

itinerari su misura e personalizzati

Il nostro itinerario prevedeva la visita di due Ville storiche, un wine tour in un vigneto alle pendici del Vesuvio ed una visita  ad una Galleria D’Arte nel cuore del quartiere Sanità.
Superati i convenevoli iniziammo il nostro Tour personalizzato tra residenze storiche, vigneti e “grotte d’arte” alla ricerca del luogo perfetto.
La prima tappa fu Villa Volpicelli, residenza storica situata nel famoso quartiere di Posillipo, adiacente alla più famosa Villa Rosebery. Si hanno testimonianze storiche della Villa già dal 1629, nella veduta di Napoli dell’incisore Baratta. Il suo attuale nome però lo prese “solo” nel 1884, quando fu acquista per la modica cifra di cinquantunomila lire dal nobile napoletano Raffele Volpicelli. La residenza è oggi famosa, oltre che per i sui splendidi giardini pensili, per ospitare le riprese della famosa soap napoletana “Un posto al Sole”.

Tenuta storica di Napoli

Villa Volpicelli

Villa Lucia

La seconda location fu Villa Lucia, ex residenza Borbonica in stile pompeiano situata nel cuore della collina del Vomero. Nata come luogo di preghiera dei padri benedettini a fine 500, fu completamente ristrutturata nel 1816 per volere di Ferdinando IV. Un panorama suggestivo sul Golfo di Napoli non semplice da raggiungere. Un viale pieno di tornanti talmente stretti che praticamente ogni 50 metri dovevamo fermarci e controllare che il nostro van non scivolasse nei canali ottocenteschi.

Veduta panoramica di Napoli

Villa Lucia

Wine Tour

La mattina seguente invece la trascorremmo in un bellissimo vigneto alle pendici del Vesuvio, famoso per la produzione del Lacryma Cristi. Dopo una piacevole passeggiata tra i vigneti l’escursione si concluse su una splendida terrazza panoramica. Qui ci attendeva un leggero pranzo e vari assaggi di vini (purtroppo solo acqua per l’autista).

Vigneto e vineria

Pranzo al Vesuvio

Galleria d’arte 

Ultima tappa della giornata fu la galleria d’arte di Michele Iodice nel Rione Sanità. Il famoso artista napoletano ha allestito un laboratorio di scultura con centinaia di opere d’arte all’interno di un ex cava di tufo dell’ 800

Se siete curiosi di scoprire queste e tante altre interessanti mete della nostra splendida città, non Vi resta altro che cliccare qui e personalizzare il vostro prossimo Tour !

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